Addio al Maestro Gavino Masu, la scherma sarda piange uno dei suoi protagonisti più grandi

  1. Home
  2. News
  3. Addio al Maestro Gavino Masu, la scherma sarda piange uno dei suoi protagonisti più grandi

Addio al Maestro Gavino Masu, la scherma sarda piange uno dei suoi protagonisti più grandi

ORISTANO – Si è spento all’età di 93 anni Gavino Masu, Maestro e memoria storica della scherma sarda e italiana, alle quali aveva dato un contributo fondamentali prima da atleta e poi da tecnico.

Nato a Tempio il 4 maggio del 1931, era entrato come volontario nell’Arma dei Carabinieri a 17 anni ed era stato un pentatleta di alto livello, venendo convocato spesso in Nazionale. Allievo del Maestro Tuveri, si era segnalato in particolar modo nella scherma, conquistando due titoli italiani di spada, due campionati regionali di spada e fioretto, un campionato laziale di spada e tre titoli di campione assoluto dell’Arma dei Carabinieri.

Diventato Maestro d’Armi, nel 1984 aveva fondato il Circolo Schermistico S’Archittu nella Borgata Marina di Cuglieri. Negli anni di attività del Circolo ha formato atleti in grado di segnalarsi a livello regionale e nazionale, come i fratelli Edoardo e Giambattista Carta. Nel 2017 il figlio Ennio ha rilanciato la sfida dando vita al Circolo Scherma Oristano, di cui il Maestro Gavino Masu è diventato responsabile didattico, diventando il più anziano in Italia a ricoprire questo ruolo.

Nel 2017 il CONI li ha conferito una targa e una medaglia in ceramica per la sua attività nel mondo dello sport italiano, mentre il 22 dicembre 2018, alla Festa nazionale della scherma tenutasi a Gardone Riviera, ha ricevuto il distintivo d’onore d’oro della Federazione Italiana Scherma.

Il delegato regionale della FIS-Sardegna Gianmarco Tavolacci ha voluto esprimere il suo cordoglio per la scomparsa dello stimato Maestro: “Tutta la scherma sarda è in lutto. È venuta a mancare la bandiera del nostro movimento. Il Maestro Masu godeva non solo dell’unanime rispetto per i suoi prestigiosi risultati da atleta e da tecnico ma soprattutto dell’affetto incondizionato di tutti gli schermidori, perché dietro la sua apparente severità di militare di altri tempi si celava un uomo attento e sensibile, sempre pronto a dire una bella parola a chi perdeva l’assalto, o a incoraggiare gli atleti in pedana, che fossero suoi allievi o avversari. Un vero Maestro. A cui, non a caso, sia il Coni che la FIS, hanno riconosciuto il loro apprezzamento, onorandolo dei loro premi più prestigiosi. Ai familiari e agli atleti del Circolo Scherma Oristano va il saluto e il cordoglio  di tutta la nostra isola”.

Ti piace, condividilo!

ULTIMI AGGIORNAMENTI CORRELATI